Una conquista epocale per gli operatori dell’ars coreutica. Il decreto firmato dal Ministro Dario Franceschini stanzia un ristoro di 10 milioni di euro a sostegno delle scuole di danza private, un contributo che andrà a favore di tutte le realtà non facenti capo al settore dello sport. Un successo dal duplice significato tanto per l’AGIS quanto per l’AIDAF – Associazione Italiana Danza Attività di Formazione (promotore in prima linea della battaglia) perché, se da un lato a breve il settore potrà beneficiare del contributo a fondo perduto, dall’altro è riuscito nell’intento di far riconoscere la sua identità artistica. «Non esiste ancora una mappatura scientifica delle scuole di danza private in Italia – spiega il Presidente AIDAF Amalia Salzano – perché il settore è frammentato in tante configurazioni diverse e non è regolamentato. Da una valutazione non censita sono circa 30mila le scuole di danza in Italia; di queste, orientativamente, 6mila sono fuori dallo sport».
Quanto è importante questo ristoro?
«Arriva in un momento di grande difficoltà economica per le scuole di danza che non hanno mai voluto cambiare il loro status giuridico, configurate come associazioni culturali, ditte individuali. Insomma tutto tranne associazioni o società sportivo dilettantistiche, che tra l’altro hanno già avuto, dai vari decreti emanati, diversi sostegni dal Ministero dello Sport. Un comparto dimenticato. Abbiamo accelerato nell’emergenza, su quella che è una battaglia che Aidaf porta avanti sin dalla sua nascita, nel 1999, proseguendo con forza un percorso tracciato da altri ancor prima di noi: portiamo a casa un risultato storico perché, sostenendo le scuole private economicamente, viene riconosciuta loro automaticamente l’identità artistica».
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